"Molto forte, incredibilmente vicino"
diretto da
Stehen Daldy
Un film capace di arrivare dritto al cuore, già dopo pochi minuti dall'inizio.
Racconta la storia di Oskar Schell (Thomas Horn), un ragazzo undicenne che ha un forte legame con la nonna paterna e con il padre,Thomas, interpretato dal grande Tom Hanks: padre e figlio condividono la passione della ricerca e dell'identificazione e Thomas sprona il figlio a non smettere mai di cercare.
La storia di Oskar si fa più intricata dal momento della perdita del padre, avvenuta l'11 settembre 2001, il giorno del crollo delle due torri.
Vi sono una serie di flashback che riportano proprio al giorno del crollo e che raccontano la mattinata del ragazzo; l'attenzione poi, passa ad una segreteria telefonica, nella quale resteranno dei messaggi lasciati dal padre durante la mattinata, dove racconta che cosa è accaduto all' interno di una delle due torri.
Il dolore del figlio è molto forte, tanto da sentirsi, in qualche modo, responsabile per la morte del padre tanto amato.
Un giorno entra nella stanza dei genitori e apre l'armadio del padre: tutto è come lo aveva lasciato lui, la madre, infatti, non aveva osato spostare nulla.
In uno scaffale trova un vaso blu, al cui interno trova una busta contenente una piccola chiave, forse di una cassetta di sicurezza ed in lui scatta la voglia di scoprire che cosa,quella, avesse potuto aprire.
Inizia, così, a fare le sue ricerche e scopre che, sopra la busta, vi era segnato il cognome Black: è determinato più che mai e decide di andare a fare visita a tutti i 472 Black di New York City, per trovare la serratura da aprire.
In una parte dei suoi viaggi non sarà solo; infatti, ad accompagnarlo ci sarà il tenebroso "Inquilino" della nonna paterna: è un uomo che non parla e con un segreto che porta dentro.
Per portare avanti la sua ricerca, Oskar inizia a raccontare delle bugie, prima di tutto alla madre (interpretata da Sandra Bullock).
Per quasi tutto il film, una domanda ricorrente è stata: "ma possibile che la madre non sappia della ricerca?" E..colpo di scena!!
Verso la fine del film si capisce, in realtà, che la madre era a conoscenza di tutto e che lo aveva anticipato: sapeva quando e chi il figlio avrebbe visitato e, durante la settimana si era recata da tutte le famiglie, raccontando dello scopo del figlio e chiedendo loro di accoglierlo e di ascoltarlo.
Lascio a voi scoprire se la ricerca della serratura ha avuto un buon esito, oppure no.
Racconta la storia di Oskar Schell (Thomas Horn), un ragazzo undicenne che ha un forte legame con la nonna paterna e con il padre,Thomas, interpretato dal grande Tom Hanks: padre e figlio condividono la passione della ricerca e dell'identificazione e Thomas sprona il figlio a non smettere mai di cercare.
La storia di Oskar si fa più intricata dal momento della perdita del padre, avvenuta l'11 settembre 2001, il giorno del crollo delle due torri.
Vi sono una serie di flashback che riportano proprio al giorno del crollo e che raccontano la mattinata del ragazzo; l'attenzione poi, passa ad una segreteria telefonica, nella quale resteranno dei messaggi lasciati dal padre durante la mattinata, dove racconta che cosa è accaduto all' interno di una delle due torri.
Il dolore del figlio è molto forte, tanto da sentirsi, in qualche modo, responsabile per la morte del padre tanto amato.
Un giorno entra nella stanza dei genitori e apre l'armadio del padre: tutto è come lo aveva lasciato lui, la madre, infatti, non aveva osato spostare nulla.
In uno scaffale trova un vaso blu, al cui interno trova una busta contenente una piccola chiave, forse di una cassetta di sicurezza ed in lui scatta la voglia di scoprire che cosa,quella, avesse potuto aprire.
Inizia, così, a fare le sue ricerche e scopre che, sopra la busta, vi era segnato il cognome Black: è determinato più che mai e decide di andare a fare visita a tutti i 472 Black di New York City, per trovare la serratura da aprire.
In una parte dei suoi viaggi non sarà solo; infatti, ad accompagnarlo ci sarà il tenebroso "Inquilino" della nonna paterna: è un uomo che non parla e con un segreto che porta dentro.
Per portare avanti la sua ricerca, Oskar inizia a raccontare delle bugie, prima di tutto alla madre (interpretata da Sandra Bullock).
Per quasi tutto il film, una domanda ricorrente è stata: "ma possibile che la madre non sappia della ricerca?" E..colpo di scena!!
Verso la fine del film si capisce, in realtà, che la madre era a conoscenza di tutto e che lo aveva anticipato: sapeva quando e chi il figlio avrebbe visitato e, durante la settimana si era recata da tutte le famiglie, raccontando dello scopo del figlio e chiedendo loro di accoglierlo e di ascoltarlo.
Lascio a voi scoprire se la ricerca della serratura ha avuto un buon esito, oppure no.
Qui il trailer: www.youtube.com/watch?v=k3_mTIfWOGA
_Enrica_

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